Dietro la foto è scritto all'età di 17 anni feci questo mio bel ricordo. A.d. 4-7-1938.                                                                             Il giovane ragazzo di queste foto era Luigi Bruno, detto "Cocco", nato a Napoli proprio in questo giorno il 7 ottobre del

1921 da una coppia di aradeini, Biagio Bruno e Cosima Maggiullo, che avevano trovato riparo nella città partenopea dopo aver fatto la classica "fuijtina" trovando ostacolo al loro amore in famiglia. Cocco è il primo di sei figli e parte militare di leva durante la seconda guerra mondiale. E' nel XV° Battaglione Guastatori Fanteria quando viene spedito sul fronte russo con l'Amir, un'armata di 230.000 uomini che dovevano portare rinforzi a quella del CSIR che era partita prima. Alla fine della guerra Luigi risultò tra i quasi 85.000 dispersi tra le distese di neve. Tra i dodicimila che fecero ritorno dalla Russia lui non c'era. I suoi genitori lo aspettarono invano. Morirono pensando a quel figlio che mai fece ritorno. Dovettero arrivare gli anni '90 per conoscere il suo ingrato destino. Dopo il crollo del muro di Berlino, il disfacimento dell'U.R.S.S. e la salita al potere di Gorbaciov finalmente tutti gli stati europei interessati poterono accedere agli archivi segreti di stato a Mosca. Fu così che il ministero degli interni potè comunicare alla famiglia che Luigi Bruno non era più un soldato disperso. Era morto il 23 febbraio del 1943, a 21 anni, nel lager 56 di Uciostoje, località nei pressi di Tambov, ai confini della Siberia. I suoi resti mortali sono in una delle due fosse comuni nascoste in un grande bosco insieme ad altri 4343 connazionali che qui trovarono la morte in breve tempo.                                         Alla famiglia rimane l'amarezza e il tormento per la sua fine tra mille sofferenze e non avere una tomba su cui pregare. Di lui rimangono solo una manciata di foto e qualche frammento di scrittura a ricordare la sua giovane vita spezzata dalla guerra.

Dietro la foto cartolina c'è scritto: ricordo del 22.9.1938.

Cartolina inviata da Genova il 16-7-1941 alla famiglia, a cui giunse due giorni dopo.

Da notare il timbro sul francobollo! Farebbe la gioia di più di un collezionista. Il timbro recita: TACI - OGNI NOTIZIA GIOVA AL NEMICO.

Il frammento di un quaderno a quadretti su cui è stato disegnato un simbolo militare corredato dal motto del corpo d'armata di cui faceva parte, che recita così: ROMPO - DIROMPO - IRROMPO.

Dietro il frammento di carta è scritto: Caro Aldo ti faccio vedere le mostrine che d'allora che sono nei Guastatori indosso sul collo e anche sul braccio. Questa l'ho fatta io per fartela vedere. Baci tuo Cocco. (Aldo era il fratello).

Cartolina postale per le forze armate inviata alla famiglia, mentre era in viaggio sul treno diretto al fronte russo, il 23 settembre 1942 e recapitata tre giorni dopo.                                                                                                                                  Viaggio lì, 23-9-1942                                                                                                                                                                               Cari genitori, sono in viaggio sono ancora in territorio italiano. L'ultime ore di Tortona. Vi feci espresso a Torino ove vi dicevo che non ho ricevuto il pacchettino, invece oggi in treno l'ho avuto. Attendete sempre mie notizie non posso continuare perchè in treno non si può scrivere.          Baci forti a tutti.        Vostro Cocco.      VINCEREMO.

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