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- Scritto da Maria Antonietta Bruno
- Categoria: Aradeo che lavora
- Pubblicato: 02 Novembre 2014
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Lu trappitu "te sotto lu caddhru",di proprietà della famigli Stamerra -Grassi in una foto del 1954.Alle spalle degli operai si vedono le presse dove vengono inseriti "li fischiuli"riempiti di pasta di olive triturate dalle possenti ruote di pietra della macina.A sx " lu nachiriu",il nocchiero,che dirige i lavori e la ciurma ,cioè gli operai,"crisce l'oiu",che affiora lasciando sotto un deposito di "santina".L'olio ,una volta decantato viene messo "intra alli zzinghi"e consegnato ai proprietari.Gli operai,come potete notare,lavorano a piedi scalzi,infatti l'ambiente nel trappeto è caldo e umido

Lu nachiriu,la ciurma e il proprietario,il sig.Stamerra -Grassi,ritratti vicino alla vasca per la molitura delle olive.
Ad Aradeo ,negli anni '50 vi erano sei trappeti,due erano situati su via Regina Elena e appartenevano uno a don Ferdinando Anghelè e l'altro a don Fofi Angelelli.Il trappeto ipogeo,che ormai non esiste più,era di proprietà della famiglia Grassi e si trovava esattamente tra via Orazio Resta e via Regina Elena.Anche "lu Cici Castieddhru" (Colizzi )aveva un frantoio che si trovava alle spalle di via Mazzini,ce n'era anche un altro un po' fuori dal paese in località "Bambu"