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E così, quasi inaspettatamente, siamo state travolte da un turbine di aristocratica bellezza ... quella bellezza lucente che ti rapisce, ti travolge, ti ammalia, lasciandoti senza fiato, riempiendoti di gioia, di emozioni, di entusiasmo. Un'emozione che si è palesata subito, appena varcato l'antico e robusto portone di legno di Palazzo Grassi "alle tre luci ". Un grande atrio dalle possenti volte ci ha accolto, insieme alla prorompente simpatia della sig.ra Giuliana Grassi, e da un elegantissimo scalone d'onore, in pregiato marmo, siamo entrate in quell'antica e magnifica dimora gentilizia. Ammirando a bocca aperta le splendide volte decorate in stile pompeiano sovrastanti lo scalone, siamo state introdotte nelle grandi sale, che definirei un tripudio di bellezza e di magnifica opulenza. Le decorazioni pittoriche che ricoprono le volte, sono un trionfo di colori, di stucchi, di illusioni prospettiche, di trompe - oeil. Si va dallo stile pompeiano a grottesche a quello esotico della camera giapponese. Alcuni affreschi sono stati eseguiti da Agesilao Flora, eclettico artista latianese. Sul retro del palazzo, il terrazzo si affaccia su un giardino molto curato, che nei tempi passati occupava un'area molto più estesa, circondando interamente il palazzo. Attualmente il giardino è utilizzato come location per grandi eventi, così come alcune delle numerose camere accolgono con estrema eleganza e comfort i numerosi ospiti che vi soggiornano. Un enorme grazie, va alla signora Giuliana, donna raffinata, di classe, dal sorriso delizioso e accattivante, con la quale, insieme ad Antonietta Barrotta, abbiamo piacevolmente trascorso qualche ora del pomeriggio. La signora Giuliana è figlia di Don Cecco Grassi, nipote ed erede del suo omonimo zio,che volle edificare nella seconda metà dell'800 il grande palazzo extra urbano. Don Francesco Grassi, gentiluomo dall'animo generoso fu sindaco di Aradeo dal 1885 al 1891 e successivamente dal 1906 al 1910. Aradeo, purtroppo, non possiede un pregevole centro antico, ma possiamo considerarci fortunati di annoverare questo palazzo tra le dimore più belle del Salento e non solo! — con Antonietta Barrotta.